Antonio Picasso, nel suo libro “Il grande banchetto”, ci conduce in un viaggio approfondito attraverso le complesse dinamiche che definiscono il futuro dell’alimentazione a livello globale. Il libro esplora come la demografia, i cambiamenti climatici, la scarsità di risorse naturali, le pandemie e i conflitti geopolitici stiano plasmando le politiche internazionali dell’alimentazione.
Picasso critica le politiche protezionistiche e sovraniste, evidenziando come queste alimentino disuguaglianze e conflitti. Inoltre, esplora le speculazioni sulle materie prime agricole e le loro ripercussioni globali, soprattutto in seguito a eventi come la pandemia e la guerra.
Il libro mette in luce le disuguaglianze alimentari e gli sprechi, sottolineando la necessità di una maggiore consapevolezza e cultura alimentare. L’autore propone un futuro in cui le innovazioni tecnologiche e culturali rivoluzionino il modo in cui mangiamo, rendendo il cibo più sostenibile e accessibile.
Un tema centrale del libro è la sovranità alimentare, vista come un obiettivo da movimenti politici e governi per svincolarsi dalle dinamiche internazionali legate alla produzione, distribuzione e consumo del cibo. Picasso sottolinea l’importanza della sostenibilità alimentare come fattore geopolitico, evidenziando come l’industria dell’agrifood, con il suo significativo impatto ambientale, influisca sugli assetti economici globali e sugli equilibri tra i diversi blocchi geopolitici.
Il libro disegna un interessante percorso storico, tra colonialismo e post colonialismo di ritorno, di come le diverse nazioni hanno affrontato la produzione e la commercializzazione di alcuni prodotti di punta per l’intero mercato mondiale. La forza negoziale di alcuni paesi su determinati prodotti (carne, grano, soia, cacao, e altri) possono cambiare gli assetti geopolitici.
Il libro mette in luce anche le speculazioni finanziarie spregiudicate e gli investimenti in innovazioni rischiose nel settore alimentare, come il cibo sintetico e le farine di insetti. Questi aspetti, insieme alla crescente consapevolezza dell’importanza di ciò che mangiamo, rappresentano sfide e opportunità per il futuro dell’alimentazione.
Il libro è anche una chiamata all’azione per una “rieducazione alimentare” globale, sottolineando la necessità di un approccio più sostenibile e consapevole al consumo e alla produzione di cibo. Picasso non si limita a descrivere i problemi, ma propone anche soluzioni e strategie per affrontare le sfide future, rendendo il libro non solo un’analisi ma anche un manifesto per il cambiamento.
In conclusione, “Il grande banchetto” di Antonio Picasso è un’opera illuminante che offre una visione critica e approfondita su come il cibo e le sue dinamiche globali stiano plasmando il mondo contemporaneo. Il libro è un invito a riflettere sulla necessità di un approccio più sostenibile e consapevole alla produzione e al consumo alimentare, sottolineando l’urgenza di affrontare le sfide geopolitiche, economiche e ambientali che ci attendono.